Come ti dicevo la volta scorsa, sono dell’opinione che il piano editoriale e quindi la parte più strategica della gestione di un blog, sia anche la parte più importante.
Senza di essa, con il tempo, non troviamo più gli argomenti o cominciamo a dedicare a questa attività un sacco di tempo, con il risultato che perdiamo prima la regolarità che pensavamo di poter mantenere e poi il blog. Oggi con te voglio riprendere il discorso lasciato in sospeso e parlarti di contenuti, fonti e calendario editoriale
Non voglio annoiarti con discorsi che ho già affrontato in precedenza e quindi se sei interessato a capire cos’è un piano editoriale e di cosa si compone ti invito a dare un’occhiata a questo post, in cui esplodo due dei cinque punti principali che lo compongono: obiettivi e pubblico.
Oggi invece parleremo dei punti 3, 4 e 5 e cioè:
- Contenuti.
- Fonti.
- Calendario editoriale.
3 – Contenuti
Quali sono gli argomenti che vuoi proporre?
Forse è brutto iniziare il paragrafo con una domanda ma è la risposta ad essa che racchiude uno degli aspetti fondamentali dell’intero processo. Individuare il tema principale del blog è piuttosto semplice (posso parlare del mio lavoro oppure di ciò che mi appassiona ad es.) ma trovare gli argomenti che settimanalmente affronterò per parlarne, sul medio/lungo periodo, ti renderai conto che così semplice proprio non è.
In questo senso, esistono diverse possibilità ed alcune di esse sono:
- Social media.
- Slideshare.
- Buzzsumo: a pagamento dopo qualche piccola analisi iniziale.
- Mappe mentali.
Quali sono gli argomenti più condivisi? I trend?
Ma soprattutto, che cosa può essere interessante per il mio pubblico?
Un sistema molto pratico è l’uso delle mappe mentali.
Srotolare il tema principale in tante piccole sottocategorie ti darà la possibilità di trovare decine di argomenti possibili… prova, potresti rimanere sorpreso delle potenzialità di questo strumento.
4 – Fonti
Questo è un aspetto piuttosto delicato.
È vero che per individuare dei possibili argomenti posso spulciare i social ma poi: chi ha scritto cosa?
Ecco che delle fonti affidabili diventano fondamentali senza mai dimenticare che le notizie vanno sempre verificate!
In questo senso possono essere utili: lettore fedd RSS e Twitter: il suo sistema di ricerca è utilissimo e completo.
5 – Calendario editoriale
Una volta definiti il pubblico di riferimento ed i contenuti va decisa la frequenza con cui postare gli articoli.
Secondo me non c’è giusto o sbagliato, ognuno ha i suoi ritmi di pubblicazione.
Postare tutti i giorni probabilmente permetterà al tuo blog un’indicizzazione più rapida sui motori di ricerca, o meglio ti permetterà di scalare posizioni più velocemente (sempre che tu voglia prestare attenzione a questo aspetto) ma è uno sforzo non da poco.
Non significa che non sia possibile naturalmente ma per pensare di provarci, un piano editoriale è, a mio avviso, d’obbligo.
Ci sono blogger che scrivono anche con frequenza settimanale o bisettimanale e hanno comunque conquistato un pubblico considerevole.
In questo senso, mi ripeto, la parolina magica è costanza
Il calendario editoriale poi ti da una panoramica immediata dei contenuti che vuoi abbinare ad un determinato giorno di pubblicazione e ti permette quindi di equilibrare gli argomenti; può usare una pianificazione mensile o più ampia ma ci sono blogger che postando tutti i giorni si organizzano anche con cadenza bisettimanale.
Utili possono essere strumenti come:
- Google calendar
- Excel
oppure
O ancora plugin wordpress come:
- Coschedule
- Editorial Calendar
ed
Oppure ancora strumenti come evernote che ti permettono di segnare appunti, frasi, immagini e tutto il necessario per la stesura dell’articolo.
In LivenUp ad esempio utilizziamo un foglio excel ed oltre ad indicare argomento, parole chiave e giorno di pubblicazione indichiamo call to action, bozza titolo, categoria ed eventuali note.
Questo è quanto, a mio avviso sono queste le cose fondamentali che costituiscono un piano editoriale, ben sapendo che ci sarebbero altri temi da affrontare come ad esempio la stesura di “un piano di crisi”; niente paura, a tempo debito affronteremo anche questo argomento.
Spero di non averti annoiato, forse sono stato un po’ prolisso ma ritengo che il piano editoriale, sebbene non sia la soluzione ad ogni male, è sicuramente l’unico punto di partenza possibile per ottenere dei risultati.
Se hai dubbi o domande non esitare a scriverci.
Scrivici
Fonti:
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