“Sii positivo”: quante volte ti sei sentito dire queste parole? Non appena hai qualche sensazione negativa, hai paura che succeda qualcosa o è già successo c’è subito qualcuno pronto a dirti che essere negativo non porterà a nulla ed è bene pensare in modo positivo. Sarebbe davvero triste se in un momento di difficoltà qualcuno ci dicesse “Sii negativo, le cose possono peggiorare”. Non credi?
Ti sembreranno le solite storielle ma, una ricerca del 2008 di Christakis and Fowler ci dice che se un amico che vive vicino a te (entro un miglio di distanza) sperimenta emozioni positive ciò aumenta del 25% la probabilità di sentirti felice.
E quindi, come mai siamo bombardati da notizie e informazioni negative? Ci sono diverse ragioni che spingono giornali ed editori digitali a soffermarsi maggiormente su queste notizie. Prima di tutto le emozioni generate da contenuti negativi sono più forti e urgenti, inoltre sembrano meno retoriche e imparziali. (Se vuoi approfondire questo argomento ti consiglio questo articolo di Annamaria Testa: Pubblicare buone notizie: perché è difficile. E come riuscirci)
Perché ti sto raccontando tutto questo? Semplicemente perché forse anche alla tua azienda farebbe bene creare e condividere contenuti positivi. Ora ti spiego il perché!
Hai mai sentito parlare di Positive Marketing? Si tratta di una forma di marketing esperenziale che ha come obiettivo la realizzazione di esperienze positive, capaci di coinvolgere sensi, emotività e pensiero razionale, associandoli ad uno specifico brand. Le notizie positive, i contenuti positivi, sono uno degli strumenti a disposizione del Positive Marketing perché, attraverso emozioni e coinvolgimento, permettono di creare una patto di fiducia tra consumatore e brand fondato sullo scambio di valori e fedeltà.
L’avvento della rete e dei social media ha permesso la nascita del Positive Digital Marketing. Quest’ultimo vuole trasformare ogni messaggio positivo dell’azienda in una vera e propria esperienza e lo fa attraverso la multimedialità e in particolare i dispositivi mobile. Nel Positive Digital Marketing i personaggi della narrazione si caratterizzano per positività, coraggio ed eccellenza.
In questo senso c’è un fattore, in particolare, che dovrebbe convincere ogni azienda ad utilizzare il Positive Digital Marketing: l’amplificazione del passaparola. Uno studio del 2010 di Ho e Dempsey ha dimostrato il forte legame tra contenuti positivi e condivisione degli stessi contenuti. Sembra quindi che i contenuti positivi siano più virali di quelli negativi.
La narrazione e lo storytelling hanno sicuramente un ruolo essenziale nel Positive Digital Marketing. Stefano ti ha parlato di storytelling più volte all’interno del nostro blog e ormai sai che la narrazione è un elemento che fa parte della vita dell’uomo fin dalle sue origini. Le storie sono un mezzo di comunicazione che, oltre a definire una vicenda, permettono di creare un legare e creare uno stato di empatia. Anche i brand utilizzano lo storytelling per parlare e coinvolgere il lettore.
Nell’utilizzo della narrazione nel Positive Digital Marketing ci sono due particolari aspetti che è bene considerare e studiare in modo approfondito:
- la struttura narrativa
- il contesto.
La struttura narrativa
La narrazione è utile quando troviamo un coinvolgimento attivo nella storia che porta la persona a non mettere in discussione i contenuti del messaggio ma anche a farli propri, collocandoli all’interno della propria struttura dei valori. C’è quindi un “trasporto narrativo”. Quest’ultimo può essere inserito all’interno di una più ampia strategia di marketing per rafforzare il contenuto del messaggio pubblicitario che vogliamo veicolare. In questo senso i contenuti positivi sono in grado di produrre trasporto narrativo e permettono al consumatore di non mettere in discussione il messaggio pubblicitario stesso.
Il contesto
Una narrazione inserita in un contesto sbagliato perde o modifica il significato stesso della narrazione. Si tratta di una considerazione valida in molti ambiti che si basa sul concetto di “campo associativo”. Questo ci dice che una parte del significato della lingua viene creato in base alla forma e alle modalità con cui vengono aggregati i segni linguistici. Ogni vocabolo ed espressione perde la sua identità e si trasforma, grazie alla vicinanza di altre espressioni, in campi portatori di emozioni e sensazioni.
Ecco che, proprio il contesto, è stato più volte l’anello debole di una comunicazione aziendale. Sono numerosi i casi in cui l’ambiente sbagliato ha portato le persone a provare sensazioni e trarre conclusioni del tutto diverse rispetto a ciò che il brand si aspettava.
Scegliere il contesto e l’ambiente più adatta alla narrazione è quindi essenziale.
Concludendo possiamo dire che il Positive Digital Marketing ha l’obiettivo di rendere ogni buona notizia un’esperienza per le persone. Per farlo è necessario studiare con la massima attenzione la struttura narrativa e il contesto, senza lasciare nulla al caso. Quindi: brutte notizie mai più viste, contenuti positivi a volontà 😉
Fonti:
Positive Digital Marketing: l’uso di notizie positive su dispositivi digitali come strumento di brand management di Jacopo Bagni, Silvio Malvolti, e Giuseppe Riva.
Sii positivo e, come sempre, se hai dubbi o domande non esitare a scriverci:
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