Visual Storytelling: Steller potrà fare la differenza?

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Tra tutti i social più o meno recenti, uno in particolare ha attirato la mia attenzione.
Da poco disponibile anche su Android (su iOS c’è fin dalla nascita) è particolarmente interessante se il visual storytelling è la tua vocazione.
Sto parlando di Steller che con la versione 2.0, introducendo @mentions e commenti è diventato un social a tutti gli effetti.
Sia chiaro, attualmente è quasi sconosciuto ma questo non mi impedisce di trovarlo interessante, scopriamolo insieme, magari appassiona anche te.


Tra tutti i social che esistono, uno più degli altri, nasce con lo scopo di creare e condividere progetti di visual storytelling. Conosciamo Steller.

 

Nascita di un’app

Steller viene lanciato nei primi mesi del 2014, da Mombo Labs, per dispositivi iOS e questo, ai miei occhi lo rende già interessante; non tanto per la piattaforma, avendo io infatti un dispositivo Android ho dovuto attendere un bel po’ prima di poterci mettere le mani, ma piuttosto perché nasce progettato per i dispositivi mobile, un po’ come Instagram e Snapchat per capirci.
 
Steller nasce con lo scopo di creare e condividere storie fatte di immagini e video arricchite da elementi testuali ed in questo assomiglia un po’ a Snapchat, dove però avviene tutto più o meno in tempo reale e dopo 24 ore le cose scompaiono.
Con Steller puoi quindi creare racconti in formato verticale da condividere con tutti e questo lo rende particolarmente efficace se vogliamo creare progetti di visual storytelling.
 

Funzionamento

L’interfaccia è molto minimale e una volta effettuato l’accesso vieni accolto dalla sezione “home”, questa al pari della sezione “esplora” ti permette di navigare immediatamente tra i racconti creati dagli altri utenti; la seconda, a differenza della prima, però contiene storie selezionate oppure appartenenti a determinate categorie.
 
Il suo utilizzo è piuttosto semplice e permette in pochi passaggi di scegliere il layout del tema che vogliamo utilizzare e che darà la prima impronta grafica al nostro progetto.
In seguito è possibile caricare foto e video e inserire/modificare il testo accompagnatorio.
 

Parola d’ordine: condivisione

Steller permette infine di condividere la nostra storia con chi vogliamo.
Aspetto non trascurabile è poi quello di poter ri-condividere le storie altrui esternamente oppure ripubblicarle attraverso l’app stessa; abbiamo la possibilità infatti di organizzare le nostre storie preferite (e anche quelle create da noi) in raccolte facilmente consultabili per categoria.
 
Il team di Steller inoltre seleziona quotidianamente le migliori storie che propone a tutti gli utenti anche tramite eMail dando, di fatto, un sacco di visibilità agli autori.
 

Dovresti utilizzarlo?

Oggi Snapchat, ieri Instagram, settimana scorsa Facebook, a sentire il popolo della rete non c’è social che tu non debba avere.
Io non sono per i social a tutti i costi, un’azienda prima di aprire un account su un determinato canale ci deve pensare 3 volte ed analizzare costi, tempo, risorse e soprattutto capire se lì possa o meno incontrare il proprio pubblico.
Steller non fa eccezione, non ha ancora una base utenti paragonabile ai social più blasonati ma può essere interessante se vuoi raccontare la tua azienda o il tuo prodotto perché questo ti permette di fare: visual storytelling.
 
Quindi ricapitolando non si può certo parlare di social del momento ma nonostante la sua giovane età Steller è cresciuto e migliorato molto mettendo a disposizione una piattaforma semplice e curata con cui condividere bellissime storie, in fondo come dicono loro:

“Everyone has a story to tell.”

 
E tu che ne pensi? Utilizzi già Steller?
 
Grazie per il tempo che ci hai dedicato.
 

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Ciao, nella vita mi occupo digital marketing ed in particolare di storytelling. Sono nato una prima volta in Veneto e una seconda a Milano. Se vuoi incontrarmi per fare due chiacchiere mi trovi in Talent Garden Calabiana oppure sui canali social a lato. Ti aspetto 🙂