Nello scorso articolo abbiamo cominciato a parlare delle metriche per il content marketing. Abbiamo illustrato le metriche di consumo e le metriche di mantenimento. Qui continueremo la nostra avventura nel mondo della misurazione dell’efficacia dei contenuti.
Le metriche di consumo e le metriche di mantenimento, già illustrate, permettono di capire e analizzare la fruizione dei contenuti e la fedeltà degli utenti. Per conoscere in dettaglio le 29 metriche selezionate da Curata dobbiamo ancora scoprire le metriche di condivisione, metriche di engagement o coinvolgimento, metriche di lead, metriche di vendita, metriche di produzione e costi. Cerchiamo di capire quali sono i dati che possiamo ricavare e quali risultati possiamo ottenere.
Metriche di condivisione
Come dice il nome stesso, queste metriche ci permettono di conoscere il buzz creato dai nostri contenuti. Se gli utenti considerano i nostri contenuti di qualità e interessanti anche per i loro amici e follower potrebbero infatti condividerli e quindi aumentare la nostra notorietà.
- Condivisioni sui social media [social media]: quali sono i contenuti che gli utenti sono più interessanti a condividere? Attraverso strumenti specifici, come SharedCount, è possibile conoscere le statistiche di condivisione riguardo un singolo URL.
- Like sui social media [social media]: like o preferiti esprimo il gradimento nei confronti di un contenuto e ci permettono di capire, insieme alle condivisioni, se un utente ha influenzato anche gli utenti del suo network.
- Inoltro di e-mail [e-mail]: naturalmente non possono essere tracciati tutti gli inoltri, ma soltanto quelli avvenuti attraverso il bottone “invia ad un amico” inserito all’interno della newsletter. Questo dato ci permetterà di mettere a confronto più newsletter inviate e valutare, quindi, la capacità del contenuto di essere condiviso.
Metriche di engagement
Le metriche di coinvolgimento sono strettamente correlate alle metriche di condivisione. Possiamo infatti facilmente comprendere che maggiori sono le condivisioni di un contenuto maggiori saranno i tassi di engagement.
- Commenti [social media, sito web, blog]: le conversazioni tra persone e brand sono proprio uno degli aspetti più importanti introdotte dal digital marketing. Parlare con le persone che ci seguono significa renderli parte integrante della nostra attività e ogni tipo di commento, sia esso positivo o negativo, deve essere preso in considerazione. I dati quantitativi dei commenti ci permettono di avere informazioni dettagliate riguardo l’engagement che stiamo generando.
- Durata della sessione [sito web/blog]: è la quantità di tempo totale che un utente trascorre all’interno del sito web. Questo è un dato molto interessante se messo a confronto con il numero di pagine per visita e la frequenza di rimbalzo.
- Pagine per sessione [sito web/blog]: questo dato, facilmente ricavabile da Google Analytics, è in grado di dirci quante pagine ha visitato ogni utente per ogni sessione. I visitatori sono interessati soltanto ad una parte del contenuto oppure approfondiscono e si muovono all’interno del sito?
Metriche di lead
Il lead è un potenziale cliente che mostra interesse nei confronti di un nostro prodotto o servizio. Esistono molte tipologie di attività di lead generation che possono essere svolte anche attraverso il content marketing.
- Nuovi lead [sito web/blog]: ogni contenuto che creiamo può generare contatti. È essenziale comprendere in modo dettagliato da dove proviene ogni singolo lead e seguirne la “crescita” attraverso un CRM. In questo modo sarà possibile capire e valutare da un punto di vista economico l’impatto e il ruolo di ogni singolo contenuto creato.
- Lead esistenti [sito web/blog]: è essenziale comprendere quali sono i contenuti che i vostri lead ritengono più interessanti. Così facendo potrai mantenere alta la loro attenzione e, possibilmente, trasformarli da potenziali a clienti.
- Tasso di conversione [sito web/blog]: quanti lead si sono trasformati in clienti? È essenziale calcolare e analizzare il tasso di conversione e conoscere costi e ricavi di ogni singola attività di content marketing il cui scopo è l’acquisizione di lead. Tieni quindi sempre ben presenti il costo per l’acquisizione del lead e il ricavo generato, in questo modo sarà possibile comprendere se l’attività di content marketing è stata efficace e utile.
Metriche di vendita
Attraverso le metriche di vendita è possibile comprendere come le attività di content marketing stanno influenzando le vendite. In pratica è necessario capire come il percorso che un utente compie, trasformandosi da visitatore a cliente, è stato influenzato dai contenuti.
- Funnel conversation rate [sito web/blog]: questo dato misura il gap presente tra i visitatori e i clienti. Se, per esempio, abbiamo 100 visitatori e soltanto 1 di questi acquista, il funnel conversation rate sarà 1%. Per aumentare le vendite si hanno due possibilità. La prima è aumentare il numero di visitatori, la seconda è lavorare sul percorso tra visitatore e cliente cerando di migliorarlo.
- Revenue di uno specifico contenuto [sito web/blog]: quanti dei clienti acquisiti sono entrati in contatto con un particolare contenuto? Attraverso questo dato è possibile calcolare le entrate derivanti da un contenuto del sito web o del blog.
- Entrate influenzate [sito web/blog]: alcuni dei clienti acquisiti potrebbero non essere entrati in contatto diretto con i contenuti, ma tramite “l’influenza” di altri utenti. Per comprendere in modo dettagliato il valore generato dal nostro content marketing è necessario calcolare e considerare anche questi nuovi clienti.
Metriche di produzione e costi
Le metriche di produzione e quelle di costo sono, naturalmente, collegate tra loro. Le prima permettono di capire i tempi e le performance di chi si occupa della produzione dei contenuti. Le metriche di costo, invece, determinano il ritorno sugli investimenti (ROI) e i costi per la creazione, lo sviluppo e la distribuzione dei contenuti.
- Tempo di pubblicazione [sito web/blog]: quanto tempo passa tra l’idea e la distruzione di un contenuto? Questo dato permette di capire l’efficienza di chi si occupa della creazione dei contenuti.
- Volume di produzione dei contenuti [sito web/blog]: quanti contenuti vengono prodotti in un determinato periodo di tempo? Prendiamo, ad esempio, un mese e cerchiamo di capire la quantità di contenuti prodotti, mettiamolo a confronto con i mesi precedenti e anche con le revenue.
- Contenuti arretrati [sito web/blog]: questa metrica è necessaria per comprendere in quanto tempo i contenuti creati diventavo vecchi e quindi capire con quale frequenza è necessario crearne di nuovi. Se, per esempio, gli utenti ci visitano una volta alla settimana significa che non è necessario creare nuovi contenuti ogni giorno ed è necessario focalizzarli su un periodo di tempo pari a sette giorni.
- Costo di produzione per contenuto [sito web/blog]: conoscendo i tempi di produzione di ogni singolo contenuto possiamo capire il costo di quest’ultimo. Messo a confronto con le persone che sono venute a contatto con il contenuto stesso possiamo analizzare l’efficacia.
- Costo di distribuzione per articolo [sito web/blog]: distribuire un contenuto ha un costo. Questa metrica, aggiunta al costo di produzione del contenuto ci permette di sapere il costo totale.
Abbiamo visto nel dettaglio 29 metriche da utilizzare per valutare e comprendere l’efficacia delle attività di content marketing. Si tratta di dati e statistiche interessanti che è possibile estrapolare da CRM e altri strumenti di analisi. Non è assolutamente necessario utilizzarle tutte, ma soltanto quelle che più si adattano al contenuto creato, al canale che l’ha distribuito e, più in generale, alla tua attività.
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Fonti:
– Content Marketing Measurement: 29 Essential Metrics [Infographic].